Gli alimenti raramente scatenano un attacco d'asma.

71, N. 5, Ottobre 2022, p

Asma durante la gravidanza Asma durante la gravidanza L’effetto della gravidanza sull’asma varia. Questo tipo di costrizione delle vie respiratorie può essere dovuto all’inalazione di aria più secca e più fredda attraverso la bocca durante l’attività fisica. Questi disturbi sono più frequenti al mattino appena svegli o durante la notte. La presentazione clinica, come abbiamo detto, può essere estremamente variabile: i sintomi principali (respiro affannoso, sibili, tosse secca, oppressione toracica) sono solitamente oscillanti in intensità e nel tempo, spesso più frequenti di notte e al risveglio, scatenati dall’esposizione ad alcuni allergeni specifici e a fattori irritanti per le vie aeree. A questo punto è necessario trattenere il respiro per dare il tempo al vapore di essere assorbito completamente dai polmoni. L’infiammazione genera un aumento della responsività bronchiale che, a sua volta, causa episodi ricorrenti (i cosiddetti ‘attacchi d’asma’) di crisi respiratorie, respiro sibilante, senso di costrizione toracica e tosse. La mortalità è diminuita nel corso degli ultimi decenni a causa di un migliore riconoscimento della malattia e a miglioramenti nella cura. Se vengono utilizzati dal paziente troppo spesso, significa che la malattia non è controllata e che è necessario recarsi dal medico urgentemente per rivedere e adeguare la terapia ricorrendo all’utilizzo dei farmaci di fondo.

Poi sicuramente vaccinando i piccoli anche la comunità ne trarrà beneficio perché andremo a creare quella barriera che, come successe anche per il vaiolo, porterà il Covid a scomparire. Poi ci sono dei bambini che devono essere “attenzionati” perché in terapia con farmaci biologici o immunomodulatori che hanno cioè bisogno di modificare la terapia in occasione della vaccinazione. Il primo studio ha messo in evidenza come persone affetta da asma di grado tale da richiedere una terapia giornaliera abbiano un aumento del rischio di infarto e ictus e di condizioni correlate del 60% in un periodo di 10 anni (follow up) rispetto alle persone non asmatiche. È importante poi, qualora un paziente stia facendo una cura specifica, come una terapia steroidea o con farmaci biologici, consultare il medico perché può darsi che venga richiesta una breve interruzione della terapia». «Vaccinando singulair 10mg a buon mercato i piccoli anche la comunità ne trarrà beneficio perché andremo a creare quella barriera che, come successe anche per il vaiolo, porterà il Covid a scomparire».

Cortisone ai bambini: è sempre efficace per l’affanno? Attualmente si ottengono ottimi risultati facendo assumere al paziente con regolarità dei farmaci in via aerosolica spray o in forma di polvere inalatoria in modo da arginare l'infiammazione cronica per evitare che non degeneri, e arginare il broncospasmo, "allargando" i bronchi quando questi tenderebbero a restringersi. Se al momento dell’esame la funzionalità respiratoria fosse normale, si dovrà verificare il sospetto diagnostico con un test di broncostimolazione (inalazione di dosi crescenti di una sostanza irritante dei bronchi per verificare se tendano a reagire in modo esagerato). Per comprendere ciò che accade nei bronchi in presenza di asma, riprendiamo brevemente la loro struttura anatomica. Alcuni medici sostengono però che la vaccinazione per questa fascia d’età dovrebbe essere riservata solo ai cosiddetti bambini fragili. La creazione di un network di centri consente così di scattare un’istantanea della situazione italiana nella gestione di questa patologia che investe tutte le fasce d’età. Il peggioramento si può avere in presenza di fattori inquinanti quali fumo di sigaretta sia attivo che passivo, lo smog che notoriamente è presente soprattutto nei grandi centri urbani.

È il segnale di una infiammazione a livello bronchiale e dunque la sua presenza non autorizza a porre una diagnosi di asma nel bambino. Il vantaggio indotto dal salbutamolo è immediato ma non duraturo nel tempo e soprattutto non agisce sulla componente infiammatoria dell’asma che è la prima colpevole dello spasmo del muscolo e del bronco. «Come dicevamo, se non presentano una specifica allergia a un componente del vaccino, sì. Sappiamo che alcuni bambini, come quelli che hanno un’immunodeficienza primaria o secondaria, potrebbero rispondere meno bene al vaccino, quindi avere una risposta anticorpale inferiore legata alla loro condizione. «È utile sapere che tutte le sedi in cui vengono effettuati i vaccini sono preparate a gestire un’eventuale emergenza ma è bene sottolineare soprattutto che l’incidenza delle reazioni anafilattiche dopo la vaccinazione è di 2 casi su un milione di dosi somministrate. Assenza di inquinamento, qualità dell’aria, ambienti privi degli allergeni che alimentano l’infiammazione cronica dell’apparato respiratorio, sono solo alcune delle caratteristiche che hanno permesso di gestire in modo ottimale i molteplici rischi che la malattia comporta». ESOFARIL: dispositivo medico ad uso orale che agisce meccanicamente riducendo i sintomi legati alla malattia da reflusso gastroesofageo (pirosi, epigastralgica, singhiozzo, rigurgito acido, dolore retrosternale) e del reflusso laringo-faringeo, RFL (tosse, disfonia, odinofagia, laringospasmo, alitosi, asma, dispnea, otalgia, rinorrea e ostruzione nasale).

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